Ritorno al futuro – Prima Edizione

By Mauro Aluffi

Marzo 10, 2017

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Immagina un gruppo di mamme con il pancione in attesa del loro bimbo, chi alla prima gravidanza chi alla seconda. Immagina mamme la cui gravidanza è un ricordo avendo già partorito ma alla ricerca di alcuni perché che non hanno trovato spazio nel marasma e nei convulsi giorni di stravolgimento ormonale post parto. Immagina papà, inizialmente “trascinati” (c’era la Champions..) e infine coinvolti attivamente nella discussione, partecipare e fare domande su quello che aspetta loro e la loro futura famiglia.

Tutto questo è stato Ritorno al Futuro e ho la presunzione di dire che sia stato anche molto molto di più.

Ti racconto com’è andata.

Quando ho iniziato a progettare “Ritorno al Futuro” devo dire che da “progettare” realmente era rimasto poco. Avevo le idee molto chiare essendo un evento presente nella mia testa da tanto tempo e che mi sono sempre ripromesso di organizzare non appena ne avrei avuto la possibilità e in definitiva non era nulla di così complicato, semplicemente un “brain storming” con una professionista del settore, una ostetrica professionista con anni di esperienza chiamata per essere di aiuto alle future mamme.

Interessante, utile e gratuito, ingredienti semplici e potenti.

Perché Ritorno al Futuro?

Lo scopo di questa iniziativa era quello di fornire alle mamme in gravidanza e ai loro compagni valide e attendibili informazioni sul percorso di avvicinamento al parto e soprattutto sul ritorno a casa una volta che il pupetto sarà al sicuro tra le braccia dei suoi genitori.

Ho da subito pensato che sarebbe dovuto essere profondamente diverso da un corso pre parto perché eventi di questo tipo sono all’ordine del giorno e non mi interessava creare un clone, volevo invece focalizzare l’attenzione e la curiosità delle mamme su un aspetto che viene spesso trascurato o addirittura ignorato, il ritorno a casa di tutta la famiglia con tutte le ansie e paure che il tuo “essere mamma” comporta dal momento in cui lo hai scoperto di aspettare il tuo bambino.

Devo dire, ho imparato molto da questa esperienza già in fase di preparazione, ad esempio che Oh è incredibile! ma fare alzare le chiappe delle persone è un’impresa davvero per pochi coraggiosi. Ho faticato inizialmente a trovare adesioni, la naturale ed umana ritrosia ad impegnarsi era un ostacolo che ho dovuto superare prendendo in mano il telefono e chiamando una ad una le persone interessate spiegando quanto fosse promettente e valido il programma che avevamo steso. Che non c’era in realtà, essendo appunto un Brain Storming ma hai capito il senso no? 😉

Con qualcuna sono stato più bravo, con altre meno e non sono riuscito a convincerle, altre purtroppo non sono riuscite a presenziare per cause di forza maggiore ma devo dire che da feedback ricevuti, se trascinarle alla prima serata non è stato semplice, impedirgli di partecipare alla seconda sarebbe stato impossibile.

Ma io non sono proprio di primo pelo, un po’ di esperienza relazionale me la sono fatta in questi anni, sapevo che sarebbe finita alla grande.

E così è stato.

Ho scoperto, senza stupirmene in effetti, la mole di domande che ogni mamma aveva pronte per Marcella, quante cose fossero sconosciute, quanti miti venivano sfatati e quante false credenze venivano ridimensionate andando avanti con la conversazione e avventurandosi in domande alcune volte anche simpatiche.

Confesso che la mia intenzione era quella di presenziare poco e lasciare spazio alle partecipanti per non essere di ingombro e dare libero spazio ad ogni domanda, ma dopo pochi minuti ho deciso di fermarmi ad ascoltare sebbene non abbia una compagna incinta o una gravidanza in arrivo, un po’ per motivi professionali e un po’ personali mi sono interessato all’argomento e non mi sono più alzato dalla sedia.

Durante le due serate sono stati trattati i temi più disparati, ne menziono alcuni al volo:

 

  • il dolore nel parto – quale funzione ha?
  • il ruolo degli ormoni
  • la depressione post parto
  • il ruolo del papà in tutto questo
  • la connessione mamma-papà-bambino una volta tornati a casa
  • le specifiche esigenze del neonato, quelli che chiamiamo “vizi”
  • medicazione del cordone
  • allattamento sereno
  • baby blues (se vuoi sapere così leggi l’articolo)
  • rigurgiti e morte in culla, non confondiamoli
  • come costruire un bambino “sicuro”
  • epidurale, cos’è e come funziona

e molti altri che al momento in cui scrivo non mi vengono in mente ma che vi assicuro hanno riempito le due serate.

Questa prima edizione è stata un grande successo e ti anticipo fin d’ora ne seguiranno molte altre, stiamo lavorando ad una versione ampliata del progetto per offrire contenuti ancora più interessanti e formativi oltre a prevedere, come già questa volta, una speciale promozione per tutte le mamme che vi parteciperanno.

Che dire, se ancora non hai partorito, oppure se lo hai già fatto ma hai ancora un sacco di cose da chiedere, la prossima edizione potrebbe essere la tua occasione.

Ovviamente non potevo limitarmi a documentare tutto questo solamente con le parole, non sarei riuscito forse a trasmettere l’atmosfera corretta della serata e così grazie all’aiuto di Paolo Cilli, video operatore professionista, ho voluto girare un piccolo video per aiutarti a comprendere meglio cosa Ritorno al Futuro è stato, ma soprattutto per aiutarti ad intuire cosa sarà.

CHI E' CHE SCRIVE

Fotografo, titolare di due studi per bambini in Piemonte. Da 15 anni aiuto le famiglie a creare la propria memoria fotografica.
Sono il fondatore della Newborn Photography Academy, la prima scuola in Italia dedicata alla formazione per fotografi di famiglia.

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